La National Retail Federation (Nrf), la maggiore associazione del settore al mondo, ha pubblicato le stime sul 2021 diffuse da Confimprese e riprese da diversi giornali in questi giorni. Il retail USA fa + 13,5% sul 2019. Le vendite al dettaglio cresceranno tra il 10,5% e il 13,5% (4.440 miliardi di $) con segnali positivi per l’occupazione.
Si respira voglia di ripresa allo shopping. Una spinta sul Pil ad una velocità che non si registrava dal 1984. E’ una ripartenza a vele spiegate dopo un 2020 segnato dalla Pandemia… anche se, proprio in questo fine anno, si è riacutizzata in nuove forme di varianti.
Il lusso e il beauty dimostrano maggiore resilienza. Il Comparto del lusso cresce a tassi mai visti nel retail americano e si prevede, pandemia permettendo, che il trend prosegua nel 2022. Un andamento che viene attribuito alle trasformazioni del punto fisico di vendita: meno grandi mall a favore di una esperienza diretta in punti vendita più piccoli anche con una spesa media maggiore, frutto probabilmente della liquidità accumulata dal consumatore nei periodi di lockdown. Gli addetti lo chiamano un Rinascimento del retail fisico; le nuove aperture solo in Italia nell’ultimo anno sono 828, guidate dal settore della moda che ha fatto registrare 190 nuovi punti vendita evidenziando come l’acquisto digitale non sempre appaghi il consumatore. Si afferma pertanto la complementarietà, spesso teorizzata, tra canale di vendita digitale e canale di vendita fisico. AS